Come se non bastassero le zanzare a tormentare gli esseri umani e gli animali, altri vampiri succhia-sangue si uniscono al festino che si svolge quotidianamente nei nostri giardini: sono i Flebotomi, conosciuti anche come Pappataci.
Flebotomi, come riconoscerli
I Flebotomi comprendono 5 sottofamiglie, quelli di cui parleremo sono più comunemente chiamati Pappataci, insetti molto piccoli simili a minuscole zanzare. Il nome scientifico è Phlebotomus papatasi, letteralmente pappa = mangiare e tacere= in silenzio. I pappataci infatti, sono insetti che, a differenza delle zanzare, nella fase di volo non producono alcun rumore. Il corpo minuscolo (da 1,5 a 3,5 mm) e le ali sono ricoperti da peli giallino- grigio, gli occhi sono grandi e le zampe allungate sono simili a trampoli. Come le zanzare possiedono un apparato boccale capace di mordere e prelevare il sangue.
Vita di coppia dei Pappataci
L’accoppiamento avviene dopo l’assunzione di un pasto di sangue o nei pressi di un ospite da poter poi pungere. La femmina, dopo l’accoppiamento, va alla ricerca di un luogo idoneo alla deposizione delle uova guidata da segnali chimici emessi dal substrato o dai ferormoni emessi da altre uova della stessa specie già fecondate e deposte.
Ciclo vitale dei pappataci
Come le zanzare, il ciclo vitale dei pappataci comprende 4 fasi distinte: uovo, larva, pupa e adulto. La durata del ciclo riproduttivo dipende da fattori climatici, da Giugno a Settembre i cicli completi sono 2 ma possono diventare 3 in stagioni calde prolungate.
Uovo
La femmina depone da 50 a 100 uova in posizioni tranquille, umide ed ombreggiate come fessure in muri, pozzi, cantine o direttamente nelle crepe del terreno. Occorrono da 4 a 20 giorni per la schiusa delle uova, tutto dipende dalla temperatura esterna (il caldo accelera i tempi di schiusa).
Larva
A differenza delle zanzare, la cui fase larvale è acquatica, quella dei pappataci si sviluppa nel terreno nella quasi totale oscurità. Lo stadio larvale comprende 4 diverse fasi e si completa in circa 20 – 30 giorni. Queste fasi possono accelerare o addirittura fermarsi (diapausa) in condizioni estreme come siccità, freddo o calore eccessivo oppure scarso nutrimento per le larve. Le larve di pappataci sono vere e proprie spazzine: si nutrono di insetti e foglie in decomposizione, feci e funghi.
Pupa – Adulto
Quando la larva smette di nutrirsi e va alla ricerca di un habitat più asciutto entra nello stadio pupale che dura una decina di giorni. Dallo sviluppo della pupa emerge l’adulto completamente formato. Prima sciamano i maschi, poi gli esemplari femminili.
Ambiente di vita dei pappataci
Le zone rurali e peri- rurali sono l’ambiente preferito dei pappataci che amano nascondersi durante le ore diurne negli anfratti scarsamente illuminati e freschi di cantine, pollai, stalle, fogne, fessure di muri e rocce o qualunque ambiente umido e poco luminoso ricco di sostanze organiche.
Sono attivi da Aprile a Novembre a seconda della temperatura e umidità più o meno elevate.
Abitudini di vita
Il comportamento dei pappataci ha punti in comune con quello delle zanzare: solo le femmine necessitano di un pasto di sangue per portare a maturazione le uova, quindi solo gli esemplari femminili pungono animali ed esseri umani. L’alimentazione dei pappataci è principalmente costituita da liquidi vegetali zuccherini, i pasti di sangue sono essenziali per assumere le proteine necessarie allo sviluppo delle uova.
Le ore crepuscolari e notturne sono le migliori per l’attività dei pappataci che, favoriti dal fresco e dall’umidità si muovono in sciami per individuare le loro prede. Come veri vampiri rifuggono la luce, di giorno preferiscono nascondersi negli anfratti semibui in cui si mimetizzano facilmente viste le loro dimensioni e la colorazione del corpo. Quando attaccano sono invisibili e silenziosi e molto difficili da individuare. Il volo basso ed orizzontale non è elegante come quello di altri insetti ma piuttosto sgraziato con un raggio di azione che non supera i 300 metri. Basta una ventilazione minima per disperdere lo sciame.
Per sopravvivere alla stagione fredda, i Pappataci svernano come larve diapausanti o allo stadio di uovo.
Morsi da pappatacio
La femmina, quando morde, non ha la perfetta e chirurgica precisione di una zanzara: attraverso l’apparato boccale, rompe i capillari della cute e crea una piccola pozza di sangue di cui si nutre. Contemporaneamente, attraverso la saliva, secerne una sostanza anticoagulante e antidolorifica. A causa di questa distruzione della pelle, i morsi provocati dai pappataci sono dolorosi, pruriginosi e facili ad infettarsi .
Riconoscere le punture da pappataci
I segni che ci fanno capire che siamo vittime di un pappatacio sono la comparsa di prurito a volte accompagnato da dolore nella zona punta, arrossamento della cute che può lesionarsi fino ad ulcerarsi. Le aree del corpo maggiormente colpite sono i piedi e gli arti inferiori siccome questi insetti non sono in grado di volare in alto. Come per le zanzare, queste manifestazioni sono dovute a reazioni del sistema immunitario alla saliva dell’insetto. Nel caso di allergia alle componenti della saliva, può comparire un quadro di orticaria.
Zanzare e pappataci sono uguali?
Pur avendo molti punti in comune, zanzare e pappataci non sono insetti uguali. Diverso è il modo di volare, pungere e di riprodursi, identica è la necessità di attingere le proteine necessarie all’accrescimento delle uova tramite il sangue animale (e umano). I flebotomi sono attivi solo nelle ore notturne e crepuscolari, le zanzare come Aedes Albopictus (Zanzara Tigre) invece operano di giorno.
Entrambi, tramite il morso di un esemplare femminile, possono veicolare e trasmettere all’uomo malattie molto pericolose.