Il viaggio evolutivo dei Sapiens è strettamente legato a quello di implacabili masse di zanzare, nemiche che hanno determinato e cambiato il corso della storia dell’intera umanità.
Micidiali legioni di zanzare assassine hanno perseguitato i nostri antenati dal momento in cui, usciti dalle foreste africane, si sono evoluti, modificato l’ambiente naturale e creato civiltà in tutto il Pianeta.
Le efficaci tattiche belliche di guerriglia delle zanzare hanno avuto un ruolo di primo piano nella nascita di nazioni e imperi: amiche o nemiche hanno colpito indiscriminatamente i bersagli favorendo o distruggendo gli schieramenti.
L’esito delle guerre causate da mire espansionistiche e dai commerci è dipeso dalle zanzare che, distribuendo la malaria tra gli eserciti, hanno determinato l’andamento dei conflitti e modificato il DNA di interi popoli.
Da cercatori- raccoglitori ad agricoltori
Quando intorno all’ 8.000 a.C. un gruppo di Sapiens dell’Africa centro-occidentale inizia la coltivazione di banane ed igname, le zanzare decidono di abbandonare la quiete delle foreste per interferire sulle attività agricole e pastorali degli esseri umani. Allevamento ed agricoltura, irrigazione artificiale, deviazione dei corsi d’acqua favoriscono involontariamente l’espansione dell’habitat delle zanzare e delle malattie da esse trasmesse.
Tra 12.000 e 6.000 anni fa l’agricoltura inizia ad essere praticata in molte parti del mondo, per le zanzare e per le malattie da esse trasmesse si aprono nuovi mondi inesplorati e ricchi di opportunità. Allo sviluppo agricolo segue l’addomesticazione di animali che finiscono per rappresentare enormi focolai di malattie.
Testimonianze scritte dal passato
Nel corso della Storia, sulle rive del Tigri, dell’Eufrate e del Nilo, i grandi Imperi che si sono sviluppati hanno esteso sempre di più i confini dei loro vasti territori. La nascita delle prime città ha coinciso con l’aumento della popolazione, della densità dei suoi abitanti e di conseguenza dell’incremento della diffusione delle zanzare.
Gli scribi di quel mondo antico (Mesopotamia, Egitto, Cina e India) ci hanno lasciato descrizioni esatte dei sintomi di una terribile malattia capace di annientare in maniera misteriosa interi popoli (non vi sono dubbi che si tratti di malaria). Alcune tavolette sumeriche del 3200 a.C. descrivono con cura i cicli tipici delle febbri malariche, attribuite dagli antichi al dio babilonese degli inferi che veniva rappresentato sotto forma di insetto simile ad una zanzara.
Antico Testamento e zanzare
Ricercatori ed esperti che da anni studiano la Bibbia, concordano che nel Vecchio Testamento siano menzionate almeno quattro volte malattie causate dalle zanzare. Il racconto della fine dell’assedio di Gerusalemme da parte dell’esercito assiro è uno di questi casi. Malaria e filariosi sono sicuramente presenti anche nel periodo dell’Esodo del popolo ebraico.
Zanzare dell’antico Egitto
La zanzara compare nei geroglifici del tempio di Ramsete III nella Valle dei Re di Luxor. Tracce residuali di malaria compaiono in resti ossei egiziani e nubiani di circa 5200 anni fa. Lo stesso Faraone Tutankhamon muore a soli diciotto anni di malaria falciparum, la fine del potere imperiale e culturale degli egizi è definitiva.
Cina e India sotto il dominio di fameliche zanzare
Il potere che le zanzare hanno esercitato nel mondo antico si estende anche nei territori ad Est del Mediterraneo. Testi dell’antica Cina databili al 300 a.C. descrivono con dovizia di particolari i sintomi della malaria: il ciclo delle febbri, l’ingrossamento della milza, i brividi.
Le regioni a Sud del Fiume Azzurro sono talmente colpite dalla malaria che gli uomini costretti a partire per raggiungere quelle zone, organizzavano già le seconde nozze per le loro mogli. La morte era praticamente una certezza. Oltre alla malaria anche Dengue e Febbre Gialla imperversano nella Sud della Cina, condizioni che hanno ostacolato per molti anni lo sviluppo della Cina meridionale e causato una condizione di disparità economica tra Nord e Sud.
Anche in alcuni testi indiani del 1500 a.C si parla delle febbri malariche, pare che i primi a capire il legame tra acqua – zanzare – malattia siano stati gli indù.
Alessandro Magno, sete di potere infranta da una zanzara
Come sarebbe il mondo oggi se le mire espansionistiche e la sete di potere di Alessandro Magno non fossero stati fermati dalla puntura di una zanzara?
Il prestigio, la supremazia del giovane principe macedone, la capacità di stratega in battaglia e una mente geniale, hanno permesso la creazione di uno dei più vasti imperi della storia, vicissitudini che hanno lasciato un segno indelebile anche ai giorni nostri.
Mentre Sparta e Atene e i loro alleati combattevano per l’egemonia della Grecia, un esercito di zanzare brulicante e imparziale, favorisce il declino dell’intera Grecia a vantaggio di una piccola nazione: la Macedonia.
Dopo aver assoggettato i popoli greci, il giovane Alessandro prende di mira la Persia ed in soli tre anni estende il dominio fino all’Egitto. Poi, dirigendosi verso Oriente, raggiunge Pakistan ed India per spingersi, attraverso territori inesplorati ai “confini del mondo”.
Alessandro Magno Vs zanzare: il declino
Ma è lungo la valle dell’Indo che le invincibili truppe di Alessandro incontrano un nemico inespugnabile: la malaria. Accampati per mesi lungo le rive di fiumi, attraverso paludi, sotto le piogge scroscianti dei monsoni, il grande Generale e il suo esercito, decimati e stremati, interrompono la campagna indiana e tentano il ritorno in patria.
Ma Alessandro non è ancora soddisfatto delle proprie imprese: torna in Persia e si dirige verso Babilonia per puntare alla conquista della Penisola Araba. (probabilmente nei suoi sogni c’è la conquista dell’Europa). Nei giorni successivi al suo arrivo a Babilonia, dopo aver attraversato le paludi e i canali concentrici attorno alla città, Alessandro viene colto da una misteriosa malattia.
Il giovane principe è afflitto da spossatezza, febbri intermittenti e invalidanti (tutto documentato sul Diario Reale). Esattamente dodici giorni dall’esordio della malattia, il sovrano, a 32 anni, muore fermato dalla puntura di una piccola zanzara. Il suo impero si sgretola e collassa.
Come sarebbe il mondo oggi se Alessandro Magno avesse realizzato i suoi sogni di conquista?