Nuove teorie sull’estinzione dei dinosauri si intrecciano con le onnipresenti zanzare. Secondo gli scienziati, zanzare identiche nell’aspetto a quelle di oggi, abitavano il pianeta Terra già 190 milioni di anni fa.
Zanzare fossili
Le due più antiche zanzare fossili attualmente note, provengono dal Canada e dal Myanmar. Sono conservate nell’ambra pietrificata e risalgono a 105 – 80 milioni di anni fa. Le zanzare fossili contengono il sangue di dinosauri infettati da svariate malattie da esse trasmesse.
Nel sangue di un T Rex e nei coproliti (feci fossili) di altre specie di dinosauri, sono stati evidenziati i parassiti della malaria e di altre malattie di cui le zanzare sono vettori.
Dinosauri dalla pelle sottile rappresentavano un’inesauribile fonte di nutrimento per orde di zanzare affamate (come succede oggi ai camaleonti e ai mostri di Gila).
Zanzare versus Dinosauri: 1 – 0
Anche i rettili più corazzati erano vulnerabili: le placche, le piume o la lanugine che li ricopriva non erano sufficiente a proteggerli come oggi capita ad uccelli, mammiferi e anfibi. Malattie trasmesse dalle punture di zanzara come la Malaria e una patologia antenata della Febbre Gialla decimavano popolazioni di dinosauri.
Zanzare sempre attive
Considerando che all’epoca in cui vivevano i dinosauri il clima era di tipo tropicale, probabilmente le zanzare erano attive tutto l’anno!
Le punture inflitte a questi enormi rettili trasmettevano innumerevoli patologie minando la resistenza di un sistema immunitario per il quale, 130 milioni di anni fa, le zanzare erano relativamente sconosciute.
Impatto catastrofico
Al momento dell’impatto del meteorite che provocò un inverno nucleare e un catastrofico cambiamento climatico, si ipotizza che il 70% dei dinosauri fosse sull’orlo dell’estinzione a causa di malattie, molte trasmesse dalle zanzare.